martedì 1 gennaio 2008

sindaco! non ci faccia vergognare di essere Varallini!


Trasformare un triste fatto di cronaca, nato ed estinto in sordidi ambienti, in un pretesto per una populista campagna xenofoba/elettorale, e farsi forte contro più deboli e’ una cosa vergognosa.

Io VALSESIANO, migrante , figlio e nipote di migranti ma Valsesiano da generazioni ho provato vergogna davanti al manifesto, ed ad altri precedenti, esposto in Varallo, scritto in Italiano ed Arabo.

Non ho particolare simpatia per i Megrebini e l’Islam in generale.

Però coinvolgere la Valsesia ed i suoi abitanti in farneticanti proclami xenofobi non posso accettarlo.

Chiediamo a tutti il rispetto delle leggi, MA chiediamo anche a tutti il rispetto per il prossimo e della sua dignità, come detto il Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno.

Tolleranza zero anche verso i furbetti ed i populisti che cavalcano le emozioni popolari ma soprattutto sobillano l’odio ed il razzismo.

IO non la penso come il sindaco ma questa è la mia valle ..non sarò io ad andarmene….e neanche gli immigrati, cerchiamo di integrarli senza minacce ma sicuri dei nostri valori che non sono di sicuro di odio e di prepotenza verso i deboli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io sono trasalito alla vista di quel cartello, con il simbolo comunale. Non credo sia solo un problema di propaganda elettorale, ma una cosa molto più grave: chi è un rappresentante della cittadinanza e delle istituzioni è chiamato per primo a rispettare le regole, sia del vivere civile sia dello Stato Italiano, rappresentate dalla Costituzione: dove per fortuna c'è scritto di non discriminare nessuno, nemmeno se di altro paese o religione. Ma proprio questo è successo: il Sindaco si è fatto portavoce di una minoranza di intolleranti che pensa che il solo colore della pelle, il paese di provenienza o la religione praticata, possano bastare per associare crimini o comportamenti sbagliati alle persone. Ed è un fatto gravissimo e violento, soprattutto per gli altri cittadini che sono costretti a metterci la faccia per colpa del simbolo della città! (Per non parlare dei soldi dei manifesti)

Purtroppo quel razzista di Buonanno non è la prima volta che si permette di lanciare moniti xenofobi: prima con gli avvisi sulla mancanza di disponibilità di edifici pubblici per le moschee e poi con altri cartelloni rivolti agli arabi in seguito al caos scoppiato nella giornata di commemorazione delle vittime armene...

SILVANO Kob ha detto...

si e siamo in tanti a pensarla così..speriamo sempre di più e sempre più ..presenti.